ottobre 29, 2014

FILLER Convention

Sono un paio di anni che facciamo stand ad eventi legati all'autoproduzione o a concerti punk/hardcore. Ci siamo sempre trovati bene in generale, non ci sono mai stati problemi. Qualcuno è stato più prolifico di altri ma tutto sommato la gente ha sempre risposto bene alle nostre iniziative grafiche, ai nostri design e le nostre stampe. Nonostante ciò ci siamo sempre trovati, da un punto di vista tematico, un pò dei pesci fuor d'acqua. Abbiamo spesso trovato gente in gamba, illustratori capaci e progetti validissimi ma quasi sempre di generi, messaggi e attitudini diversi.
Eppure, in Italia siamo pieni di illustratori o grafici che ruotano attorno al circuito punk, tra l'altro molto diversi tra loro, vari. Adoperano tecniche differenti, disegnano sempre soggetti diversi e collaborano con un mucchio di gruppi creando le grafiche dei loro dischi, i poster per i loro concerti o semplicemente i design per le magliette da vendere al banchetto durante i concerti.
Perciò abbiamo deciso di organizzare FILLER, il primo evento/convention dedicato all'illustrazione e alla cultura DIY. Tutti gli illustratori che esporranno le loro opere e allestiranno i banchetti fanno parte del circuito punk/skate/craft. Tutta gente che disegna, scrive, stampa e produce con le proprie mani, con le proprie finanze spinti dall'esigenza creativa e dal voler continuamente divulgare un messaggio legato al proprio mondo.

Questa prima edizione sarà completamente gratuita, durerà due giorni (il 13 e il 14 Dicembre 2014) e vedrà partecipare gente come Alberto Becherini, Alberto Brunello, Alessandro Ripane, Broken Teeth Graphics, Corpoc, Daniele Margara, Davide Pagliardini, Federico Fabbri, Giampo Coppa, Gozer Visions, Greta Pins, La Pipette Noir, Manuel Cossu, Spaghetto Child, Terracava, Thunderbeard e Woodslap. Vedremo come andrà ma in ogni caso è già un successo e sarà una grande cosa vedere tutti questi artisti insieme.

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Vi aspettiamo.


ottobre 27, 2014

Saturday = Zabriskie

Anni fa a Milano esisteva un luogo, un negozio di dischi che era il polo principale della scena hardcore/punk/skin di Milano. Si chiamava "The New Zabriskie Point", era pieno di dischi compressi nei cassoni (a volte difficili da tirare fuori) e un sacco di roba appesa ai muri tra poster, altri dischi, magliette e adesivi. Non c'era speranza di trovare un buco libero su quelle pareti!
Il proprietario, Stiv Valli non aveva semplicemente aperto un negozio ma più di tutto aveva creato un vero punto di aggregrazione dove si riuniva tutta la cosidetta "scena" di Milano tra punks, skins, mods, hardcorers e skaters.  C'era gente che la mattina prendeva il treno da città lontane per arrivare in orario (sempre in anticipo rispetto all'apertura effettiva del negozio - "STIV, APRI CAZZO!") solo per prendersi due 7 pollici o un nuovo numero di Punk Planet (dal '94 in poi).
Ma la magia assoluta, l'apice dello spettacolo avveniva il sabato pomeriggio (per ovvie ragioni scolastiche/lavorative). Il via vai era continuo, da prima dell'apertura fino alla chiusura.
In un epoca dove il concetto di tecnologia e comunicazione era seriamente limitato alla televisione e alla radio, in quella vietta (via Santa Maria Valle, nel cuore di Milano) la gente si incontrava per organizzare concerti ed eventi, scambiarsi dischi, demo e dritte musicali, discutere del più e del meno creando fermento e dando alla luce gruppi musicali che ora son solo un ricordo (Rappresaglia, Sotto Pressione, De Crew, Stuntplasticpark, Shandon, Crummy Stuff, Reality, Free the Four, per citarne solo alcuni).
Io ho vissuto per troppo poco tempo questo periodo, ero piccolo e le uniche occasioni in cui riuscivo ad andare era il sabato insieme a mio fratello che all'epoca militava nei Sotto Pressione. Non aspettavo altro che mi dicesse se avevo voglia di fare un giro con lui e così ci sparavamo la tappa dal Cattaruzza, che al tempo aveva la bancarella in Fiera di Sinigaglia (quando era sulla Darsena del Naviglio), seconda tappa da Stiv di Zabriskie e poi per chiudere, ogni tanto da Psycho.
Io Zab l'ho vissuto di più nel periodo del declino, poco prima che chiudesse; quando Stiv ha tirato giù le saracinesche è stato un brutto colpo per molti. Pochi sono riusciti in seguito ad andare avanti, vendendo e distribuendo musica buona, spingendo la "scena" organizzando eventi e promuovendo bands locali: Riot Records di Corra, Hangover del Cattaruzza (che dopo la bancarella si era aperto un negozietto sempre in viale D'Annunzio) e poi Psycho... io onestamente non ricordo altri ma Zabriskie, senza dubbio, per me era un posto unico (forse anche perchè è il primo negozio di musica punk che ho visto in vita mia). Purtroppo temo che non ci sarà più posto per un negozio del genere a Milano. Le speranze ci sono ma le possibilità sono assai remote visti i tempi che corrono.

Questa disegno ha una dimensione reale di circa 21x21 cm. E' completamente realizzata a mano con matite, brush pen (Zig e Pigma) e pennarellini rapidi da 0,5 a 0,05 mm. Ho sperimentato l'illustrazione in miniatura mangiandomi letteralmente gli occhi ma è stato bello.

Saranno presto disponibili delle stampe formato LP, su carta pesante 300gr, numerate e siglate.
Se ne volete una copia scrivete pure a xthunderbeardx(at)gmail.com .

Questa illustrazione è un tributo a quegli anni, a tutti quelli che ancora ci credono e che si sbattono per fare in modo che il circuito punk sia sempre attivo e al buon Stiv per averci dato la possibilità di vivere un posto come The New Zabriskie Point...




























Houses of Darkness

"Houses of Darkness"
A noi i film horror piacciono, son sempre piaciuti specialmente quelli di un epoca senza precedenti ne successori. Il periodo anni '80 è sicuramente il migliore il più florido di idee e di personaggi terrificanti. Si sperimentava la paura in televisione sotto ogni forma, si prendevano le paure e si rendevano concrete ispirandosi a fatti realmente accaduti, a leggende o semplicemente a sogni (incubi da un certo punto di vista). Ogni film ha delle locations principali e spesso nei film horror la location determina l'atmosfera, il male da combattere e vive (nel vero senso della parola) durante la proiezione. La "casa" è il posto dalla quale sfuggire ma è anche sinonimo di rifugio, sicurezza, protezione. Nei film horror non c'è rifugio nella casa nella quale è ambientata la storia.
Giusto in Zombie di G. Romero i superstiti hanno trovato rifugio nel supermercato, affrontando numerosi zombi ma poi, comunque sono arrivati bikers sciacalli a rovinargli la festa.
Non esiste rifugio dal male e il concetto di "casa" è molto relativo.

Insieme Carmelo Garaffo di Gozer Visions abbiamo realizzato questa prima serie di illustrazioni dedicate ai film horror che più sono stati fonte d'ispirazione nel corso degli anni. La lista in realtà è lunga ma per Halloween abbiamo deciso di pubblicare solo 3 illustrazioni con 3 edifici diversi.
- il rifugio nel bosco da "Evil Dead" di Sam Raimi
- la dimora dei Marsten da "Salem's Lot" di Tobe Hooper
- la casa di Michael Myers da "Halloween" di John Carpenter

Noi di Thunderbeard ci siamo occupati di disegnare gli edifici, le textures e l'ambientazione.
Gozer Vision ha avuto carta bianca sulla creazione delle atmosfere, dal caricare le ombre a definire il clima di terrore attorno alle costruzioni. Il risultato a parer nostro è una bomba e siamo molto contenti.

Abbiamo stampato 40 copie ognuna su carta martellata 300gr. color avorio.
Saranno disponibili dalla notte di Halloween sia separatamente che in serie sul negozio.
Ecco i disegni!


STAY TRUE!
DON'T PANIC!


ENG

"Houses of Darkness"
We like the horror films, especially those of a unique era. The period of the '80s is definitely the best and most flourishing of ideas and terrifying characters. At the time, the directors were doing experiments creating fear on television, they took the fears and made those real, inspiring by true events, legends or just dreams (nightmares from a certain point of view). Every movie has its main locations and often, in horror movies, the location determines the atmosphere, the evil to be fought and the location lives (in the true sense of the word) during the screening.
The "home" is the place from where escape but "home" is also synonymous with shelter, safety, security. In horror movies, there is no shelter in the house where the story is set. 
Just in G. Romero' "Dawn of the Dead", the four survivors took refuge in the supermarket; they have killed a lot of zombies, ok, but then, however, a jackal bikers gang came to spoil the party. 
There is no refuge from evil and the concept of "home" is very relative.

Together with Carmelo Garaffo of "Gozer Visions", we have realized this first series of illustrations dedicated to all the horror movies that have been a source of inspiration throughout the years. The list is really long, but for Halloween we decided to release only 3 illustrations with 3 different buildings.

- The cabin in the woods from "Evil Dead" by Sam Raimi 
- The Marsten's house from "Salem's Lot" by Tobe Hooper 
- The Myers' house from "Halloween" by John Carpenter

We Thunderbeard we took care to draw the buildings, the textures and the location.
Gozer Vision has had carte blanche on creating atmosphere, from loading shadows to define the atmosphere of terror around the buildings. As a result, in our opinion it's awesome and we are very happy.

We printed 40 copies for illustration on textured ivory paper 300gr. .
They will be available from the Halloween night either separately or in series on the store.
Here are the designs!

STAY TRUE!
DON'T PANIC!