novembre 27, 2012

What Do You Really Need For a Good Ride

Da chitarrista una delle cose che da sempre mi irrita è vedere sul palco quei musicisti che hanno sotto i piedi centinaia di pedali ed effetti. Forse perchè mi piacciono le cose semplici e odio incasinarmi la vita, forse perchè a colpo d'occhio mi sembra ridicolo avere 700 pedaline colorate da schiacciare ogni 4 accordi (penso sempre che cazzo mai ci dovranno fare con tutti quegli effetti).
Però devo ammettere che ultimamente mi è capitato di vedere concerti e di trovarmi di fronte musicisti competenti che, sebbene avessero più pedali che anni di vita, riuscivano a farli funzionare a dovere senza mai eccedere. Ogni pedale faceva la cosa giusta al momento giusto, era un valore aggiunto al suono, creava atmosfera o esplodeva a seconda dell'enfasi desiderata del brano.
Io i pedali non li ho quasi mai usati; sì, l'accordatore è un pedale, il distorsore (ne ho provati circa una decina in vita mia senza mai trovare quello veramente adatto) e attualmente uso un Noise Suppressor per tagliare quell frequenze che dal vivo creano feedbacks eccessivi e fastidiosi (grazie Mirko).
Non sono buono (e neanche sufficientemente nerd) e non mi è mai servito usare troppi pedali per la musica che ho sempre suonato. L'idea di combinare pedali (quindi musica) con lo skate mi è venuta perchè mi sono ricordato di quando andavo in skate e non riuscivo, neanche sforzandomi o facendomi male a chiudere una manovra. Beh, forse un "pedale" mi avrebbe fatto comodo. Niente di che, magari un semplice "boost" o qualcosa che mi avrebbe semplicemente fatto andare più in là di quanto riuscissi a fare da solo. Sì, un pedale mi avrebbe davvero fatto comodo anche se forse nel mio caso sarebbe stato considerato una sorta di "doping". Tralasciando la questione "cheating" e parlando più specificatamente dell'oggetto in questione (ovvero il pedale) e della disciplina delle discipline (lo skateboarding) ci sono un sacco di aspetti che si prestano ad una "fusione" come quella rappresentata nell'illustrazione.
Durante la ricerca del contenuto da inserire in questo disegno mi sono imbattuto in una lista di tricks enorme, assurda. Alcuni nomi li avevo rimossi, altri manco li conoscevo. Voglio dire che neanche in Tony Hawk Skateboarding sono stati programmati tutte ste manovre. L'idea di partenza era quella di creare un gruppo di 9-10 pedali, uno collegato all'altro. Avere tanti tricks da scrivere sui pedali, raggruppati a dovere era una salvezza considerando che la mia memoria non conservava un numero sufficiente di manovre. Questo perchè le pedaline (se non le avete ben presente) hanno moltissimi parametri (la maggior parte numerici) e nomi. Poi però mentre disegnavo, un pò per colpa delle dimensioni del foglio, un pò perchè mi sembrava di iniziare a cagare fuori dalla tazza, ho ridimensionato le idee facendo un'ulteriore cernita tra le manovre scelte e ho selezionato i trick che sono più vicini allo skate che sto rappresentando nelle ultime illustrazioni. Per questo motivo ho scelto i plant e i lip trick ad esempio o più semplicemnte il pedale dei Flip ha solo 5 manovre "base".
A malincuore ho cassato il "Cry-Baby" studiato per i "Manuals" (pressione con la punta "Nose Wheelie", pressione col tacco "Manual") perchè è uno dei primi pedali che mi sono venuti in mente. Anche quello degli Ollies (il primo in ordine di cabalaggio) strutturato con un solo potenziometro per la rotazione e due interruttori "Switch" e "Fakie"; l'ho scartato perchè mi sembrava troppo ovvio. Insomma, dalla bozza di cose ne sono cambiate...
Per il lettering mi sono affidato al pennello e all'inchiostro Grog, asciuga velocemente ed è sufficientemente liquido per essere steso senza ripassino. In seguito le solite cose: sviluppato in illustrator il vettore per poi ottimizzarlo col solito photoshop.

Vabbè, bella lee.

Sketch.







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