novembre 02, 2012

Rounded labels

Nel primo post del blog ho espressamente detto che non avrei utilizzato softwares per la grafica nella creazione dei lavori per Thunderbeard. Ovviamente questo è poco probabile in quanto molti dei lavori prima di essere stampati e pubblicati devono necessariamente subire un intervento digitale. Però è vero, penso di avere esagerato un pò sulla "condotta" tecnica che volevo mantenere. A dir la verità sono molto soddisfatto da come mi sto comportando perchè riesco a limitare l'utilizzo del computer all'ottimizzazione e non alla costruzione di un lavoro. Certo ci sono le eccezioni e questo post parla proprio di un'eccezione (la seconda se poi consideriamo il progetto "Fuck Greenhorns").
Prima di stampare qualsiasi cosa, che sia una maglia, un poster o un copricapo anni '30 mi è venuto spontaneo pensare ad un marchio. Non so, lo ritengo necessario; penso sia sinonimo di serietà e di riconoscibilità, aldilà del fatto che magari i disegni hanno uno stile poco confondibile e una personalità ben delineata. Il brand è il brand e i marchi, i loghi si fanno in digitale, in vettoriale.
Non ho fatto sketches su questo, non molti almeno e neanche interessanti da scansionare e pubblicare nel progetto. Queste labels sono semplici, pochi fronzoli, dirette, efficaci. Mi sono rotto il cazzo di robe troppo colorate  e patinate, come quelle che facevo prima con Cactus Ind.!

Sto lavorando anche su alcune labels quadrate ma non c'è ancora nulla di definitivo e niente che si distacchi molto da questi tondini.
Per quanto riguarda la grafica digitale, cercherò di fare il bravo senza abusarne, parola di boyscout!

yo!


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